Per il settore delle bonifiche da amianto (sia compatto che friabile), offriamo al cliente i seguenti servizi:

  • Esecuzione di censimenti e mappature dei materiali contenenti amianto al fine di ottemperare agli obblighi legislativi nazionali e regionali;
  • Progettazione e formulazione delle relazioni tecniche (Piani di Lavoro – art. 256 del D.Lgs. 81/08) che sottoposte all’Ufficio di Vigilanza preposto (Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro) permetteranno l’avvio dei lavori di bonifica ambientale a seguito rilascio di loro specifico nulla osta;
  • Gestione dei rapporti con le Aziende locali Sanitarie e con gli Organi di Vigilanza competenti;
  • Esecuzione dei lavori di bonifica ambientale nel rispetto delle normative tecniche vigenti;
  • Esecuzione di prelievi in massa per successive analisi qualitative e quantitative;
  • Esecuzione di monitoraggi ambientali per successive analisi su filtri membrana;
  • Rilascio delle certificazioni di restituibilità degli ambienti bonificati;
  • Compilazione Formulari e registrazione carico – scarico dei rifiuti;
  • Rilascio copia dei Formulari di Identificazione dei rifiuti pericolosi contenenti amianto comprovanti gli avvenuti smaltimenti in impianti autorizzati.

Vogliamo sottolineare la ns. particolare competitività e professionalità più volte dimostrata nell’affrontare, in tempi brevi e nell’assoluto rispetto della normativa vigente in merito alla sicurezza ed all’ambiente, le seguenti tipologie di intervento:

  • Scoibentazione in opera e fuori opera di rivestimenti friabili o compatti a base di amianto e/o di fibre ceramiche;
  • Rimozione coperture, tamponature e/o controsoffittature costituite da lastre in cemento amianto;

Nel settore specifico delle coperture civili ed industriali, oltre al servizio di rimozione di lastre in cemento amianto (eternit), siamo in grado di realizzare conto proprio le seguenti lavorazioni:

  • Realizzazioni di coperture industriali, isolamenti termici ed acustici;
  • Impermeabilizzazioni;
  • Lavori di recupero strutturale;
  • Fornitura ed installazione di qualsiasi tipo di copertura civile e/o industriale;
  • Interventi di tamponatura di emergenza e di manutenzione;
  • Lavori di installazione impianti fotovoltaici (autonomi e/o collegati in rete, integrati e non).

Il diffuso impiego dell’amianto come componente di diversi materiali strutturali e di rivestimento in strutture ed impianti, ad uso sia industriale che civile, in ambienti sia privati che pubblici, ha posto all’ordine del giorno la valutazione del rischio derivante dalla presenza del pericolo di inquinamento ambientale e di esposizione dei soggetti che si trovano a risiedere e/o lavorare dove è accertata la presenza di Materiali Contenenti Amianto (MCA).

La valutazione dello stato di conservazione dei MCA, la definizione delle priorità di intervento, relativamente agli edifici con amianto nelle strutture risulta necessaria poiché spesso l’attività di rimozione in molti casi non può essere realizzata immediatamente, per mantenere ad esempio, la normale fruibilità delle strutture.

Il problema connesso alle strutture edilizie realizzate con lastre in cemento amianto (coperture, canne fumarie, pluviali e tubazioni, pareti di tamponamento e rivestimento, lastre per contro soffitti e parapetti, ecc.) sta assumendo una notevole rilevanza a causa della percezione del rischio che la popolazione avverte come conseguenza della “presenza” di amianto nei manufatti e della loro prossimità agli ambienti vita sul territorio.

Tenendo presente che il rischio amianto non è rappresentato dalla semplice presenza del materiale, ma dalle fibre che si disperdono nell’aria e che queste provengono principalmente dai materiali friabili e con un alto contenuto di amianto, ci si propone di evidenziare e valutare le situazioni in cui i materiali in cemento amianto inducono a conclusioni allarmanti sulla presenza anche di un rischio per la salute.

Il Decreto Ministeriale 06/09/94 “Normativa e metodologie tecniche di applicazione dell’ art 06, comma 3 e dell’art. 12 comma 2 della legge 27 marzo 1992- n 257 relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto” pubblicato nel Supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20/09/1994 serie generale, è uno strumento normativo che favorisce le indicazioni per la gestione ed il mantenimento in sicurezza dei Materiali Contenenti Amianto (MCA).

Per le lastre in cemento amianto il D.M. oltre ad indicare le varie soluzioni di bonifica e le disposizioni tecniche di conduzione della stessa, allega una scheda tecnica di accertamento della presenza di MCA negli edifici.

La ditta SADECO è in grado, secondo quanto previsto dai criteri fissati dalla normativa vigente, di effettuare il censimento dei MCA ed la valutazione del rischio per la salute e di fornire precise indicazioni sulle conseguenti azioni da adottare.

Va tenuto conto che la valutazione del rischio di esposizione all’amianto è ben lontana da essere una disciplina scientificamente consolidata. L’interpretazione rimane spesso soggettiva, se pur effettuata basandosi su dati oggettivi forniti da attività di campionamento e di monitoraggio.

Si ritiene quindi che poiché l’amianto è un contaminante senza soglia, ogni livello di esposizione ha la possibilità di contribuire a determinare effetti negativi sulla salute, l’azione di rimozione completa dei MCA, sia essa da interpretarsi nel breve periodo, oppure nel medio o lungo periodo, è l’unica azione valida e conclusiva.