analisi stato di degrado, valutazione del rischio esposizione amianto, esposizine amianto, esposizione, amianto, degrado, analisi ambientali, rimozione coperture, controsoffittature, cemento amianto, mestre, venezia, rimozione amianto venezia, amianto mestre
Amianto Siti inquinati Rifiuti Terre e rocce da scavo

Amianto

  • Analisi ambientali (massa/aria);
  • Esecuzione di censimenti e mappature dei materiali contenenti amianto al fine di ottemperare agli obblighi legislativi vigenti (Legge n° 257 del 27/03/1992 – D.M. del 06/09/1994 – D.Lgs. n. 257/06 – D.Lgs. n. 81/08);
  • Progettazione e formulazione delle relazioni tecniche (Piani di Lavoro – art. 256 del D.Lgs. 81/08) che sottoposte all’Ufficio di Vigilanza preposto (Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro) permetteranno l’avvio dei lavori di bonifica ambientale a seguito rilascio di loro specifico nulla osta;
  • Gestione dei rapporti con le Aziende locali Sanitarie e con gli Organi di Vigilanza competenti;
  • Esecuzione dei lavori di bonifica ambientale nel rispetto delle normative tecniche vigenti;
  • Rilasci o delle certificazioni di restituibilità degli ambienti bonificati;
  • Compilazione Formulari e registrazione carico – scarico dei rifiuti;
  • Rilascio copia dei Formulari di Identificazione dei rifiuti pericolosi comprovanti gli avvenuti smaltimenti in impianti autorizzati.

Vogliamo inoltre sottolineare la ns. particolare competitività e professionalità più volte dimostrata nell’affrontare, in tempi brevi e nell’assoluto rispetto della normativa vigente in merito alla sicurezza ed all’ambiente, le seguenti tipologie di intervento:

  • Scoibentazione in opera e fuori opera di rivestimenti friabili o compatti a base di amianto e/o di fibre ceramiche;
  • Rimozione coperture, tamponature e/o controsoffittatura costituite da lastre in cemento amianto;

Nel settore specifico delle coperture civili ed industriali, oltre al servizio di rimozione di lastre in cemento amianto (eternit), siamo in grado di realizzare conto proprio le seguenti lavorazioni: Impermeabilizzazioni; Lavori di recupero strutturale; Fornitura ed installazione di qualsiasi tipo di copertura civile e/o industriale; Interventi di tamponatura di emergenza e di manutenzione; Lavori di installazione impianti fotovoltaici (autonomi e/o collegati in rete, integrati e non).

Il diffuso impiego dell’amianto come componente di diversi materiali strutturali e di rivestimento in strutture ed impianti, ad uso sia industriale che civile, in ambienti sia privati che pubblici, ha posto all’ordine del giorno, in seguito alla pubblicazione del Decreto legislativo 06/09/94, la valutazione derivante del pericolo di inquinamento ambientale e di esposizione dei soggetti che si trovano a risiedere e/o lavorare dove è accertata la presenza di Materiali Contenenti Amianto (MCA).

La valutazione dello stato dei MCA, la definizione delle priorità di intervento, relativamente agli edifici con amianto nelle strutture risulta necessaria poiché spesso l’attività di rimozione in molti casi non può essere realizzata immediatamente, per mantenere ad esempio, la normale fruibilità delle strutture.

Inoltre va tenuto presente che la maggior esposizione alle fibre di asbesto si ha proprio durante l’attività di rimozione e ciò giustifica la “non azione” nel breve periodo, soprattutto quando il MCA non è friabile, oppure non è danneggiato, oppure non determina esposizione significativa.

Il problema connesso alle strutture edilizie realizzate con lastre in cemento amianto (coperture, canne fumarie, pluviali e tubazioni, pareti di tamponamento e rivestimento, lastre per contro soffitti e parapetti, ecc.) sta assumendo una notevole rilevanza a causa della percezione del rischio che la popolazione avverte come conseguenza della “presenza” di amianto nei manufatti e della loro prossimità agli ambienti vita sul territorio.

Tenendo presente che il rischio amianto non è rappresentato dalla semplice presenza del materiale, ma dalle fibre che si disperdono nell’aria e che queste provengono principalmente dai materiali friabili e con un alto contenuto di amianto, ci si propone di evidenziare e valutare le situazioni in cui i materiali in cemento amianto inducono a conclusioni allarmanti sulla presenza anche di un rischio per la salute.

Il Decreto Ministeriale 06/09/94 “Normativa e metodologie tecniche di applicazione dell’ art 06, comma 3 e dell’art. 12 comma 2 della legge 27 marzo 1992- n 257 relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto” pubblicato nel Supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20/09/1994 serie generale, è uno strumento normativo che favorisce le indicazioni per la gestione ed il mantenimento in sicurezza dei Materiali Contenenti Amianto (MCA).

Per le lastre in cemento amianto il D.M. oltre ad indicare le varie soluzioni di bonifica e le disposizioni tecniche di conduzione della stessa, allega una scheda tecnica di accertamento della presenza di MCA negli edifici.

La ditta SADECO è in grado, secondo quanto previsto dai criteri fissati dal D.M., di effettuare un censimento dei MCA ed una valutazione del rischio per la salute e di fornire precise indicazioni sulle conseguenti azioni da adottare.

Va tenuto conto che la valutazione dei rischi è ben lontana da essere una disciplina scientificamente consolidata. L’interpretazione rimane spesso soggettiva, se pur effettuata su dati oggettivi quali i campioni e le analisi.

Si ritiene quindi che poiché l’amianto è un contaminante senza soglia, ogni livello di esposizione ha la possibilità di contribuire a determinare effetti negativi sulla salute, l’azione di rimozione completa dei MCA, sia essa da interpretarsi nel breve periodo, oppure nel medio o lungo periodo, è l’unica azione valida e conclusiva.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81: Attuazione dell’art. 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (GU n. 101 del 30-04-2008)

Decreto Legislativo 25 luglio 2006, n. 257: Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro. (GU n. 211 del 11-9-2006)

Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152: Norme in materia ambientale. (G.U. n. 88 del 14/04/2006 - S.O. n. 96) - Testo vigente - aggiornato, da ultimo, al D.L. 28 dicembre 2006 n. 300 - cd. "Decreto milleproroghe" (G.U. n. 300 del 28/12/2006) e alla Finanziaria 2007 (L. n. 296/2006, pubblicata nella GU n. 299 del 27.12.2006 - S. O. n.244)

Decreto Ministeriale 25 ottobre 1999, n. 471. Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 e successive modificazioni e integrazioni

Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. "Decreto Ronchi Ter" Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio. (Testo aggiornato con le modifiche ed integrazioni apportate dal D.Lgs 8 novembre 1997, n. 389 e dalla Legge 9 dicembre 1998, n. 426)

Delibera Giunta Regionale VENETO 3 dicembre 1996, n. 5455 Linee di Piano regionale di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. Art. 10 della L. 27 marzo 1992, n. 257. Immediata eseguibilità.

Decreto Ministero della Sanità 6 settembre 1994: Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica dei materiali contenenti amianto presenti nelle strutture edilizie. (Circolare esplicativa 12/4/95 n° 7)

Contattaci compilando il seguente form

Nome: Richieste:



Inserisci il codice che vedi qui sopra:

Cognome:
Telefono:
Città:
E-mail: